L’autunno si è concluso e dopo una semina lunga e paziente, qualche fiorellino è finalmente sbocciato. È stata una stagione di piccole soddisfazioni, che mi hanno permesso di sognare un po’; ma è stata anche una stagione di brutale scontro con la domanda del mercato, che risponde a dinamiche complesse, per me ancora sfuggenti.
Artfinder
Un primo risultato apprezzabile è arrivato quando ho superato la selezione per entrare a far parte del marketplace Artfinder (considerato il fatto che solo il 30% delle candidature passano la selezione).
Artfinder.com è oggi uno dei più grandi marketplace online per l’arte indipendente, con sede nel Regno Unito.
Penso che un ruolo chiave in questo risultato, sia stato determinato dal lavoro che ho fatto sul mio brand e in particolare sul mio sito web. Un sito che ho costruito e rismattellato ben tre volte, al quale ho lavorato davvero tanto, perché fosse funzionale e avesse un aspetto professionale. Infatti, come si legge anche nelle linee guida di Artfinder, non basta – per essere ammessi – avere delle opere di qualità da proporre, ma è fondamentale mostrare una dimestichezza con la dimensione digitale (nello specifico: sito web aggiornato, foto di qualità, cura dei canali social…).
Artfinder accoglie ogni nuovo artista con una video-call, durante la quale un consulente risponde a eventuali domande e accompagna l’artista nell’impostazione del proprio shop sulla piattaforma.
È stata una bella emozione, avere a disposizione anche solo per mezz’ora una persona esperta, dal Regno Unito, che si interessa alle mie opere e mi guida per inserirle in un canale commerciale.
Gli accessori
In quelle settimane, ero impegnata anche nella decorazione degli accessori in pelle prodotti a mano in Italia dall’artigiana Giorgia Fanti. Molti di voi conoscono questi prodotti fatti e decorati interamente a mano. Sono pezzi unici, che hanno venduto bene sin dall’inizio. Da quando Giorgia e io abbiamo iniziato, ho decorato oltre 100 accessori, di cui circa la metà sono stati venduti tramite i nostri canali social e il passaparola. Dato che abbiamo iniziato quasi per scherzo, direi che è un bel risultato!
Sia per me, che per Giorgia, gli accessori decorati a mano sono un prodotto laterale nel contesto dei nostri reciproci percorsi professionali. Per me, il ruolo centrale è rappresentato sempre dai ritratti a matita; per Giorgia il lavoro principale sono le borse. Quindi, stiamo procedendo con calma, nei ritagli di tempo.
In tutto questo, mi è venuta voglia di creare dei prototipi di segnalibri di carta. Al primo tentativo, però, la carta usata si è rivelata troppo sottile e si è deformata. Una resistenza decisamente migliore, l’hanno avuta gli orecchini di carta, un’altra cosa che volevo fare da tempo. Ho creato un prototipo agganciando dei dischetti di carta a delle monachelle argentate. Questi orecchini finora hanno resistito all’uso (li ho indossati giorno e notte), quindi ci sono i presupposti per realizzarne altri.
Il mercato
A ottobre si è presentata l’occasione di fare il mio primo mercatino a Berlino. Ho portato al mercato gli accessori, e alcune stampe dei miei disegni. Di mercatini ne ho fatti addirittura due, ma entrambi sono andati male. Se vuoi saperne di più, racconto l’esperienza qui.
Ultimo disegno realistico
Dopo la batosta del mercato, è arrivata la dolce soddisfazione di aver venduto subito – tramite il mio profilo Instagram – l’ultimo disegno realistico realizzato: Luna.
Qualche giorno dopo i miei lavori sono stati selezionati da Artfinder per ben due volte, e inseriti in collezioni evidenziate sul sito.
Social media strategy
Anche il piano che ho fatto per potenziare la visibilità del mio profilo Instagram attraverso una campagna Ads ha iniziato a mostrare alcuni risultati, seppur ancora deboli.
Catawiki
A questo punto, dopo settimane di lavoro forsennato – dal disegno realistico, agli accessori, dall’e-commerce, alla bancarella del mercato – anche la stanchezza è tanta. E forse avrei potuto risparmiarmi la discesa precipitosa in questo mio giro sulle montagne russe che è la vita d’artista. Avrei potuto restarmene lì, entrata nel Market Place Artfinder, con il mio ultimo disegno finito e subito venduto, e l’account instagram in leggera crescita. Potevo starmene lì, nel punto panoramico, a godermi la vista, un po’ al di sopra delle nuvole, dove risiedono i sogni, e da lì forse avrei persino dimenticato la brutalità dell’esperienza al mercatino. E invece ho detto sì all’asta di Catawiki.
Ma di questo ti parlerò un’altra volta 🙂
Per ora mi fermo qui.
Grazie per esserti sintonizzat* su questi miei frammenti di vita. Alla prossima!