Sono un’artista che disegna e il mio interesse primario è il ritratto.
Questo interesse affonda le radici nel mio background di studi sociologici e da un’inclinazione innata verso la dimensione umana.
Il mio lavoro sul ritratto verte attorno alla metamorfosi e all’introspezione.
È un lavoro lento, disciplinato, attraverso il quale esprimo l’amore per la tecnica del tratteggio a matita. 

Attorno al ritratto verte la sperimentazione – con pennarelli colorati, foglia oro e differenti media – da cui emergono tratti stilistici di tipo giocoso: puntini, riccioli, linee ondulate, ghirigori…
Il ghirigoro appartiene al reame del sogno; è veloce, istintivo, vi emerge la parte bambina.
A volte, I ghirigori compenetrano il ritratto, gli conferiscono una dimensione surreale. Poi vi si separano e procedono in parallelo, creando uno stile a sé.

Questo intervallarsi, l’ambivalenza, tra il virtuosismo e l’improvvisazione, è il fulcro della mia ricerca artistica. Cerco punti di fusione, verso un’espressione in grado di abbracciare organicamente entrambe le sfaccettature.