È un periodo strano, qui a Berlino, questo di fine Febbraio. Uscendo di casa le mani pizzicano dal freddo, ma gli uccelli cantano come in primavera.
Mi sono accorta, tutt’a un tratto, che i bambini sono cresciuti. È come se fosse accaduto all’improvviso, nel silenzioso scorrere del tempo. E hanno di me un bisogno diverso. Non più la necessità imperiosa e vitale dei primi anni, ma piuttosto un desiderio di relazione, di legame reciproco. Possono vedermi andare, e sapere che tornerò. Salutarmi con un sorriso e riaccogliermi con un abbraccio. Mi sento più libera di andare, e tornare. Andare, ad esplorare questa cittá dalle inesauribili sfaccettature. Tornare da loro, coccolarli, leggere insieme una storia. Andare, al cinema, a vedere le mostre. Tornare, infornare insieme un ciambellone al profumo di limone. Uscire la sera con Robert e lasciare che li porti a letto la nonna. Fare un aperitivo tra amici. Tornare. Andare, tornare. Riprendere le relazioni col mondo esterno. Conoscere nuove persone, persone affini, che abbiano bisogni simili ai miei, che vadano nella stessa direzione. Sì, mi riferisco soprattutto ad altri artisti. Ma non virtuali, non follower su instagram. Artisti in presenza, che ti camminano a fianco.
È anche per questo che mi sono avvicinata al programma Artup Now.
E per un altro motivo fondamentale. Ultimamente, leggendo i requisiti per entrare a far parte della piattaforma di vendita Saatchi Art, mi sono resa conto che il mio curriculum ha una lacuna piuttosto seria: non ho un trascorso recente di esibizioni personali o collettive. In effetti, non mi è molto interessato esporre. Sono stata più concentrata sulla presenza social e sul lavoro a diretto contatto con chi mi commissionava disegni e illustrazioni (che fossero privati o aziende).
Così, ho iniziato a pensare a come poter colmare questa lacuna.
Presentarmi alle gallerie per partecipare ad esibizioni, senza nemmeno un’esibizione recente nel mio curriculum mi sembrava alquanto imbarazzante.
Prima delle vacanze di Natale, avevo fatto una consulenza gratuita presso il centro consulenze per professioni creative Kreativ Kultur Berlin. proprio per capire come risolvere questo problema. Era stata un’ora fitta fitta di consulenza personale, e sì, un modo per poter mettere un piede in un angolino della fittissima rete sociale artistica di Berlino, apparentemente c’era. Potevo chiedere di entrare a fare parte del programma ArtUp Now.
Artup Now è un programma pensato per inserire (o reinserire) gli artisti nel contesto dei circuiti artistici locali, per rafforzare la visibilità e la professionalità degli artisti. Cofinanziato dall’Unione Europea, il progetto Artup Now ha una durata di 6 mesi, prevede incontri e workshop di gruppo settimanali e svariate ore di consulenza personale. Si conclude con una mostra collettiva presso la sala progetti della rinomata Kunsthause Bethanien di Berlino.
Devo dire che da un po’ per me è arrivato il tempo dei “Sì”.
Sì alla mia candidatura per entrare in Artfinder;
Sì alla mia proposta di opere a Catawiki;
Sì alla curva di crescita dei miei follower su Instagram;
Sì alla mia proposta di collaborazioni con altri content creators.
Ed è stato anche un sì, la risposta alla mia candidatura per entrare a far parte del gruppo di 10 artisti del programma Artup Now.
Quindi, eccomi qui, oggi a parlarvi di questo programma. Dell’uscire di casa al mattino, del prendere la metro per Warshauerstrasse; dell’arrivare negli uffici dove si tengono gli incontri settimanali, del versarmi il caffè nella piccola cucina (sempre attrezzata con caffè caldo, tè, snack e dolcetti); poi prendere posto tra due dei miei colleghi; aprire il quadernetto ed accogliere la bellissima sensazione di sentirmi un artista tra altri artisti, nel contesto di questa meravigliosa Berlino, che ha sempre così tanto da offrire.
Per sapere come procede la mia partecipazione a questo programma e per restare aggiornat* sulla preparazione della mia prima mostra collettiva a Berlino, seguimi su Instagram.
Grazie. A presto!