In “Aria d’Oro” ho voluto dare forma a una presenza leggera e impalpabile — uno spiritello, forse una fatina — che emerge come un soffio d’aria su un cielo dorato. L’atmosfera rarefatta e onirica fa da sfondo a un volto delicatamente surreale, circondato da riccioli e spirali che evocano pensieri leggeri, sogni vaganti o melodie sospese.
Ho disegnato lo spiritello su carta, con matite di grafite e inchiostro, ho ritagliato il disegno e l’ho incollato su un pannello di legno di 60×80 cm, montato su una cornice di pino di 38 mm di spessore. Il pannello è stato precedentemente lavorato con foglia oro.
La superficie in foglia oro irradia luce e movimento, creando riflessi cangianti che interagiscono con l’ambiente e catturano lo sguardo. Ho scelto di mantenere l’immagine essenziale, lasciando che la grafite su carta esprimesse la sua eleganza sobria, in equilibrio tra contemporaneità e suggestioni classiche.
Questa fatina ha forse un potere magico, chi può dirlo? Di sicuro, però, ha l’innegabile magia di illuminare un ambiente.