Quest’opera è stata ispirata da due momenti significativi durante una delle mie permanenze in Italia. Nell’azienda di mio fratello (è un ingegnere) ho notato dei circuiti elettronici stampati su tessuto, che formavano una decorazione argentata molto suggestiva. Più tardi, mentre visitavo una chiesa con i miei figli, sono rimasta colpita da una statua della Madonna con un’aureola di stelle dorate. Queste due immagini così contrastanti — la tecnologia e la spiritualità — hanno ispirato quest’opera, che fonde elementi tradizionali e moderni.
Spero che chi guarda l’opera possa riflettere sul rapporto in continua evoluzione tra tecnologia e spiritualità. In che modo il progresso tecnologico e l’intelligenza artificiale potrebbero influenzare la nostra immaginazione spirituale? Potrebbero queste innovazioni aprire la strada a concetti come un “Dio digitale”? Vorrei che quest’opera suscitasse curiosità e stimolasse una riflessione su come il sacro e il tecnologico possano coesistere o intrecciarsi in modi inaspettati.
Ho scelto di lavorare su tela per mettermi alla prova, passando dai piccoli schizzi su carta a un formato più grande ed espressivo. Il soggetto — un ritratto che emerge dall’ombra — riflette un dialogo tra luce e oscurità, sia dal punto di vista visivo che concettuale. Ho sperimentato questo stile per esplorare i contrasti: la precisione della tecnologia contro la bellezza organica e senza tempo dei simboli spirituali. Nonostante qualche errore tecnico nel processo, la forza del ritratto emerge chiaramente, proprio come avevo sperato.