L’arte non è una dimensione integra, ma un insieme di più livelli, che talvolta si compenetrano.
In questo disegno, un livello artistico più tecnico – rappresentato dal ritratto a matita – incontra il mio lato creativo leggero – che si esprime attraverso gli elementi decorativi colorati.
Sono due tratti stilistici che mi appartengono entrambi, in qualche modo opposti. E quando si compenetrano, in modo naturale, senza forzature, per me è molto appagante, perché soddisfano il mio bisogno di integrazione, la mia voglia di approdare a uno stile unico, che comprenda tanto di me.
La temperanza apre le mani, è nell’atto di ricevere. Chi contempla l’opera ha la possibilità di immaginare, di volta in volta, cosa sta ricevendo la temperanza. Quest’opera è anche un promemoria, per ricordare a chi ne attraversa il campo energetico, quanto sia importante predisporsi a ricevere.
Questo disegno fa parte di una collezione che ho intitolato “Disegni storti”. Sono disegni che fioriscono da una pratica quotidiana, che include 25 minuti di disegno al mattino presto, prima di iniziare la giornata. Nascono da gesti istintivi, non da progetti definiti. In questi disegni, quindi, le linee e i tratti possono anche permettersi di essere storti.
Questo, come gli altri della stessa collezione, è un disegno realizzato su carta da schizzo, liscia, 120g e rifinito con un passepartout di qualità.